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RISCALDAMENTO A PAVIMENTO, A PARETE, A SOFFITTO, ETC.
1) RISCALDAMENTO A PAVIMENTO
Il riscaldamento a pavimento consiste di un tubo in materiale plastico ad alta resistenza termica e meccanica inserito tutto d'un pezzo sotto il pavimento, su un isolante ad alte prestazioni termiche e acustiche. All'interno di tali tubi scorre dell'acqua calda (a una temperatura di 30-
2) RISCALDAMENTO A BATTISCOPA
Il riscaldamento a battiscopa si sviluppa lungo il perimetro delle stanze ed è composto da un battiscopa simile a quello normale, in cui però sono inseriti degli elementi radianti e passano i tubi in rame contenenti l'acqua calda. Il calore si propaga alle pareti e si trasmette all'ambiente interno per irraggiamento dalle pareti riscaldate. Tale sistema di riscaldamento è adatto quando non è possibile adottare il riscaldamento a pavimento oppure si vuole risparmiare sulla complessa installazione, a causa degli interventi murari, della parte idraulica di un impianto tradizionale a parete. Il vantaggio del riscaldamento a battiscopa, in effetti, è proprio la grande facilità di installazione, in quanto non bisogna rompere pavimenti o pareti. Lo svantaggio è rappresentato dalla distribuzione del calore non omogenea negli ambienti grandi o con mobili vicini alle pareti. A differenza di altri sistemi riscaldanti, l'acqua in circolo (che ha una temperatura di circa 45°) è minima: per un appartamento di 100 mq bastano poco più di 9 litri
3) RISCALDAMENTO A PARETE
Il riscaldamento a parete, che viene installato al di sotto dell'intonaco, è simile al riscaldamento a pavimento, con la differenza che l'irraggiamento del calore arriva dalla parete anziché dal basso e che le serpentine sono in rame anziché in materiale plastico, per cui il sistema ha una minore "inerzia termica" che permette una più veloce risposta di funzionamento. Il riscaldamento a parete si usa quando la superficie del pavimento non è sufficiente a riscaldare l'ambiente, o per creare un "effetto barriera" contro il caldo ed il freddo. Le pareti radianti, infatti, possono anche avere una funzione di raffrescamento degli ambienti veicolando acqua a bassa temperatura per sottrarre calore dall'ambiente. Per la sua flessibilità, il riscaldamento a parete si presta soprattutto nei grandi ambienti interni adibiti ad uso uffici, ma anche in casa laddove si desideri trasformare un grande ambiente interno in più stanze. Lo svantaggio è che bisogna prestare attenzione nel forare i muri per non danneggiare la tubazione.
4) RISCALDAMENTO A SOFFITTO
Il riscaldamento a soffitto, che può essere installato all'interno di un controsoffitto in gesso o cartongesso, sfrutta per il 60% l'irraggiamento del calore dall'alto verso il basso e solo per il 40% la convezione delle masse d'aria. Ha il vantaggio di non vincolare in alcun modo pavimenti e pareti. Inoltre, a differenza del riscaldamento a pavimento, non riscalda l'aria a contatto con il pavimento, che sale verso l'alto portando con sé polvere e acari. Risulta adatto per ogni tipo di edificio: dalle case ai capannoni industriali, dalle officine agli ospedali; ma non per gli edifici "a torre", e non per la distanza tra il soffitto e il pavimento, bensì per la piccola superficie del soffitto rispetto a quella totale. Il rendimento termico dell’impianto di riscaldamento a soffitto è legato alla struttura e alla composizione del soffitto: per una buona resa dell’impianto, sono fondamentali il tipo di rivestimento, il suo spessore e la sua resistenza termica. Il sistema radiante a soffitto può essere usato anche per il raffrescamento invernale.